Hycopter, il drone che va a idrogeno e dura molto di più

Da poco meno di 10 a poco più 30, questi sono i minuti di autonomia di volo a cui sono abituati (o meglio rassegnati) i proprietari di droni. Il problema è che l’attuale tecnologia a polimeri di litio, impiegata nelle batterie, è rimasta indietro, costringendo chi usa i droni per divertimento o per lavoro ad acquistare batterie di riserva.

Il limite di questo tipo di tecnologia consiste nel fatto che batterie più capienti pesano necessariamente di più e costringono quindi i motori del drone a consumare più energia e ad esaurire più in fretta la batteria. Insomma, il classico caso del serpente che si morde la coda.

Eppure a Singapore un’azienda ha provato ad aprire la mente e ad uscire da questo circolo vizioso. Si tratta della Horizon Energy Systems, che ha ideato, progettato e sta sviluppando un drone che usa una fonte di alimentazione diversa: l’idrogeno.

L’Hycopter, questo il suo nome, possiede una cellula a combustibile ibrida che converte l’idrogeno, appositamente accumulato in due tubicini di carbonio fissati al telaio, in energia elettrica. Grazie a questo sistema, è in grado di volare fino a 4 ore, o fino a poco più della metà in caso di payload di 1 kg (il massimo che può trasportare).

In attesa di vedere il primo prototipo entro la fine dell’anno, i risultati promessi dalla Horizon Evergy Systems lasciano prevedere un ampio uso dell’Hycopter nelle attività di monitoraggio del territorio e video riprese di competizioni sportive, per le quali è richiesta una buona dose di autonomia.

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